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Mi faccia dire un'Ave Maria

La carità e le opere

Versione cartacea

Editore: ITACA
Pagine: 256
Genere: Testimonianza
Altri generi: Malattia, Sconto 50%
ISBN: 9788852606045
Tipologia: Libro
Formato: 14x21
Collana:
Anno di edizione:
Percorsi: La via della speranza, Speranza, Fiducia e Ricostruzione
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Editore: ITACA
Pagine: 256
Genere: Testimonianza
Altri generi: Malattia, Sconto 50%
ISBN: 9788852606045
Tipologia: Libro
Formato: 14x21
Collana: Storie di vita
Anno di edizione: 2019
Percorsi: La via della speranza, Speranza, Fiducia e Ricostruzione

È un sabato pomeriggio. Dopo una lunga attesa un giovane entra nello studio di don Giussani.
«Qual è il problema?».
«Ah, io non ho nessun problema, sono gli altri che hanno un problema con me: il prete mi butta fuori dall’oratorio, a scuola mi mandano fuori dalla classe, mia mamma prega santa Rita perché non faccia una brutta fine…». «Scusa, cosa fai di male?».
«Durante la settimana studio molto e mi piace. Il sabato pomeriggio giro con un amico… realizziamo bombe artigianali e facciamo saltare mucchi di mattoni raccolti nei cantieri…».
«E quindi dov’è il problema? Se il Padreterno ti ha fatto così, avrà avuto i suoi motivi. Nessuno ti chiede di cambiare quello che sei, ma di andare al fondo di quello che sei. È che la tua energia e la tua creatività, anziché usarle così, dovresti usarle per qualcosa di buono. Io ho promosso un’attività di caritativa nella Bassa milanese. Uno come te andrebbe bene».
La domenica successiva ero in Bassa… e non ne sono più uscito, perché quanto ho imparato in quella esperienza ha segnato e segna la mia vita.


Con prefazione di Giorgio Vittadini

Valter Izzo (Ivrea 1945) da giovanissimo conosce don Luigi Giussani, che gli trasmette passione e ideali in un rapporto di viva amicizia.

Dopo vent’anni di lavoro come fisico in un centro di ricerca, si dedica a tempo pieno alla realizzazione di opere di accoglienza, formazione e cura per giovani e adulti in difficoltà. Nasce così il Gruppo La Strada, che riunisce dodici associazioni e cooperative sociali in Lombardia.

Dopo vari interventi, subisce un trapianto di fegato e decide di sostenere una fondazione per la ricerca sui trapianti addominali, di cui è oggi segretario generale.

È sposato, con due figli naturali, due adottivi e varie esperienze d’affido.