«Tutte le famiglie felici si assomigliano; ogni famiglia infelice, invece, è infelice a modo suo.» Con questo indimenticabile incipit prende avvio la narrazione di Anna Karénina, pubblicato nel 1875-77 ma meditato da Tolstòj fin dal 1870. Il romanzo racconta la tragica passione che una elegante e tormentata dama dell'aristocrazia russa, sposata senza amore a un alto funzionario dell'apparato statale, prova per il fascinoso ma superficiale conte Vrónskij. Attorno a questo nucleo si muovono altre figure e altre vicende, tra cui l'amore soddisfatto di Lévin e di Kitty, felice soluzione al problema morale che inquietava allora Tolstòj. Sullo sfondo di una grandiosa pittura d'ambiente – i salotti aristocratici di Mosca e Pietroburgo, la quieta campagna russa – e di un attento studio psicologico dei caratteri, Tolstòj costruisce quella che a molti lettori, Dostoevskij per primo, è parsa come «l'opera d'arte assolutamente perfetta»
Con introduzione, cronologia e bibliografia di Igor Sibaldi e con uno scritto di Vladimir Nabokov.