Buddismo e Occidente

Volume 22 Opera omnia

Versione cartacea

A cura di: Bernardo Citterio, Luigi Frattini (traduttori)
Editore: JACA BOOK
Pagine: 318
Genere: Storia delle religioni
ISBN: 9788816305908
Tipologia: Libro
Formato: 15x23
Anno di edizione:
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A cura di: Bernardo Citterio, Luigi Frattini (traduttori)
Editore: JACA BOOK
Pagine: 318
Genere: Storia delle religioni
ISBN: 9788816305908
Tipologia: Libro
Formato: 15x23
Anno di edizione: 2017
«Tra il 1951 e il 1955 de Lubac pubblicava a Parigi le due opere principali dedicate al buddhismo: Aspects du Bouddhisme e Amida, frutti di un ventennio di studi e d’insegnamento, poi edite nel 1979 nel volume 21 dell’Opera Omnia in lingua italiana. A queste seguiranno, a breve distanza di tempo, La rencontre du Bouddhisme et de l’Occident (1952) e, dopo un trentennio, le ultime più mature riflessioni su questo tema nei tre saggi pubblicati in Appendice al tomo II, ventiduesimo volume dell’Opera Omnia edita da Jaca Book nel 1987. Sono questi gli scritti che ora vengono ripubblicati, in un’epoca oggi segnata dalla globalizzazione e da flussi migratori di rilevanza mondiale, che ridanno piena attualità a questi scritti già fondamentali dal primo loro apparire. La prospettiva principale sotto la quale è esaminato il buddhismo è lontana tanto da pregiudizi negativi, quanto da irenismo o sincretismo. Convinto che l’uomo è un mistero a se stesso, e che il fenomeno universale del misticismo esprime l’agostiniana, inesauribile sete di Dio – inquietum est cor nostrum donec requiescat in Te – l’Autore esplora le vette buddiche come un alpinista, attratto dalle vette delle varie religioni e filosofie, che però considera come “tante cime separate da abissi”. Sempre vigile e attento nell’evitare “l’orgoglio europeo” denunciato da Camus, e la dipendenza dalle “teorie puramente occidentali” secondo l’ammonimento di Guénon, il Nostro c’introduce nel cuore del pensiero buddhista, traboccante di compassione e verità universali. La mistica buddhista e il suo intreccio filosofico ed etico vanno esaminati, ci raccomanda de Lubac, con il supporto di rigorose analisi storiche, filologiche e scientifiche, ponendo attenzione all’evoluzione plurimillenaria delle dottrine e al vario condizionamento geografico, culturale e sociale nel quale il buddhismo prende forma». Dall’Introduzione di Pier Francesco Fumagalli alla Sezione sesta dell’Opera Omnia.
Henri de Lubac nacque nel 1896 a Cambrai, nel nord della Francia. A diciassette anni entrò nella Compagnia di Gesù. Terminati gli studi teologici a Lione-Fourvière, fu ordinato sacerdote nel 1927. Due anni dopo fu nominato professore di teologia presso la Facoltà teologica di Lione.
Nel 1946 pubblicò Surnaturel, dove proponeva di concepire in modo unitario il rapporto tra l’ordine della creazione, la natura, e quello dell’evento cristiano, il soprannaturale. Molti influenti teologi videro nell’opera una indebita reinterpretazione di san Tommaso. Le aspre polemiche che ne seguirono portarono De Lubac ad autosospendersi dall’insegnamento fino a quando Pio XII gli fece avere una lettera di approvazione del suo lavoro.
De Lubac è stato uno dei principali ispiratori del Concilio Vaticano II, dove venne chiamato a lavorare in qualità di perito.
Il 2 febbraio 1983 Giovanni Paolo II lo elevò alla dignità di cardinale.
Morì a Parigi il 4 settembre 1991.