"Il solo innovatore, o liberatore, nella catena dei poeti moderni è
stato proprio Ungaretti. In questo senso si può dire che tutti sono, o
siamo, usciti dal pastrano di Ungaretti" ha scritto Gianfranco Contini.
Uscita nel 1966, con l'autorizzazione dell'autore, questa antologia, che
porta lo stesso titolo scelto da Ungaretti per la pubblicazione della
propria opera complessiva, rappresenta una preziosa sintesi del suo
intero percorso poetico attraverso tutte le raccolte: "L'allegria",
"Sentimento del tempo", "Il dolore", "La terra promessa", "Un grido e
paesaggi", "Il taccuino del vecchio".