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Il duomo di Monreale. Lo splendore dei mosaici

Versione cartacea

Editore: ITACA
Pagine: 336
Genere: Arte cristiana
ISBN: 9788852601675
Tipologia: Libro
Formato: 24x32
Collana:
Anno di edizione:
Note: oltre 200 illustrazioni a colori; rilegato con copertina rigida e sovraccoperta
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Editore: ITACA
Pagine: 336
Genere: Arte cristiana
ISBN: 9788852601675
Tipologia: Libro
Formato: 24x32
Collana: Arte e fede
Anno di edizione: 2009
Note: oltre 200 illustrazioni a colori; rilegato con copertina rigida e sovraccoperta
Un patrimonio artistico di eccezionale bellezza mai documentato prima d’ora con tale ampiezza di immagini, realizzate mediante una apposita campagna fotografica e strumenti tecnici all’avanguardia.

Il duomo di Monreale è una delle testimonianze più impressionanti di quella stagione artistica straordinaria che la Sicilia visse nel XII secolo.
Sulle pareti del duomo si snoda un ciclo musivo, conservatosi pressoché intatto, che racconta la storia della salvezza, dalla creazione del mondo alla resurrezione di Cristo, in un percorso che ha alle sue estremità le due figure imponenti del Cristo pantocratore dell’abside, le cui braccia si aprono in un abbraccio commovente che accoglie il fedele lasciandolo senza parole, e della Vergine nella controfacciata, la cui maternità è segno perenne del rinnovarsi della presenza di Cristo che accompagna la vita degli uomini, posto genialmente sopra la porta attraverso la quale i fedeli lasciano la basilica per portare nel mondo la loro speranza.
Oltre alla sequenza narrativa vetero e neotestamentaria, le pareti della basilica ospitano una impressionante serie di ritratti di santi, testimonianze perenni della vita della Chiesa. Anche in questo caso, la loro collocazione rivela un progetto geniale:
se infatti le absidi laterali ospitano i due capisaldi della fede cristiana, Pietro e Paolo, lungo le pareti del presbiterio e nei sottarchi delle navate si susseguono figure intere, busti e volti di monaci, vescovi, laici, eremiti, uomini e donne che hanno testimoniato la loro fede, chiesa trionfante sempre più vicina alla chiesa militante che affolla ogni giorno la chiesa, per concludersi nella controfacciata, accanto alla figura di Maria, con gli esempi più vicini alla gente di Monreale, Cassio, Casto e Castrense, i “loro” santi.
Il ciclo musivo di Monreale dispiega così un inno alla Chiesa di eccezionale bellezza.

Guarda alcune pagine del libro

Testi di David Abulafia e Massimo Naro
Presentazione di Cataldo Naro
Curatore campagna fotografica: Giovanni Chiaramonte
Fotografi: Daniele De Lonti, Santo Eduardo Di Miceli, Jurij Gallegra
Coedizione Itaca - Libreria Editrice Vaticana
Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, GIOVANNI CHIARAMONTE comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla grande stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop Art e dell’Arte Concettuale. L’immagine di Chiaramonte si genera sin dall’inizio nella tradizione teologica ed estetica di H.U. von Balthasar e della Chiesa d’Oriente, incontrata in P. Evdokimov, O. Clément, A. Tarkovskij, e ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale. Per la ventennale collaborazione con riviste e istituzioni nazionali e internazionali l’Università di Palermo gli conferisce la Laurea honoris causa in Architettura il 25 ottobre 2005. Nel 2006 il professor Italo Zannier gli assegna il Premio Friuli Venezia Giulia per la Fotografia.

Born in Varese in 1948 of parents from Gela in Sicily, GIOVANNI CHIARAMONTE began his activity as a photographer at the end of the 1960s, working toward a return to figurative form after the great abstract and Informel season of certain tendencies of Pop and Conceptual Art. Chiaramonte sank his roots from the very beginning in the theological and aesthetic tradition of Hans Urs von Balthasar and of the Eastern Church encountered in the work of Pvel Evdokimov, Olivier Clément, Andrey Tarkovsky. On October 25, 2005, he was awarded an honorary degree in Architecture by the University of Palermo, for his twenty years of contribution to magazines and work with national and international institutions on the theme of the city and how people live. In 2006 he received the Friuli-Venezia Giulia Award for Photography.