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Delitto e castigo

Versione cartacea

A cura di: Silvio Polledro (traduzione e note)
Editore: RIZZOLI
Pagine: 624
Genere: Romanzo
Altri generi: Classici della letteratura, Letteratura russa
ISBN: 9788817124553
Tipologia: Libro
Formato: 13x20
Anno di edizione:
Percorsi: Compagni di viaggio, Meraviglia e Bellezza
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A cura di: Silvio Polledro (traduzione e note)
Editore: RIZZOLI
Pagine: 624
Genere: Romanzo
Altri generi: Classici della letteratura, Letteratura russa
ISBN: 9788817124553
Tipologia: Libro
Formato: 13x20
Anno di edizione: 1983
Percorsi: Compagni di viaggio, Meraviglia e Bellezza
Tormentato dall’assillo dei creditori e dal bisogno continuo di denaro, divorato da un’ansia febbrile di scrivere un nuovo romanzo – «lavoro come un dannato… giorno e notte» –, Dostoevskij concepì Delitto e castigo, uno dei più celebri e geniali romanzi moderni, quando era ancora ai lavori forzati.
«Rendiconto psicologico di un delitto», come lo definì lo stesso autore, il romanzo è dominato dalla tormentata figura di Raskol’nikov, giovane studente in cui teorie nichiliste e disprezzo per la società si fondono in una terribile miscela. Nella sua brillante introduzione Clara Strada Janovic analizza le diverse chiavi d’interpretazione di questo capolavoro e fornisce un quadro dettagliato dei giudizi critici espressi all’epoca in cui uscì il romanzo.

Introduzione di Clara Strada Janovic

«Solitudine, lacerazione e rivolta. Il romanzo sulla violenza della vita pensata, dove corruzione e innocenza sono ancora una cosa sola. Scritto da un uomo malato e insorto, reduce da quattro anni di lavori forzati e da una finta fucilazione, questo libro porta nella letteratura la vicinanza esplosiva alla propria anima e lo scorticamento, il trauma del pensiero e della coscienza che erompono dai corpi come presenze aliene».
Antonio Moresco
FËDOR MICHAJLOVIC DOSTOEVSKIJ (1821-1881), uno dei più grandi narratori di sempre. Nel 1849 lo condannano a morte. Davanti al plotone d'esecuzione la condanna è trasformata in quattro anni di lavori forzati in Siberia. Dopo di allora romanzi immensi (Delitto e castigo, I fratelli Karamazov, I demoni, Il giocatore, L'idiota). Lavora come giornalista, si sposa, ha un figlio, comincia a perdere al gioco. Moglie e figlio muoiono, si risposa. Continua a scrivere, sempre. Racconta il suo tempo e tutti i tempi. Vive una vita viscerale. Muore all'improvviso, famoso.