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Riscoprire l'Europa

Uno sguardo dall'Est

Versione cartacea

Editore: LA CASA DI MATRIONA
Pagine: 90
Genere: Attualità
Altri generi: Storia contemporanea
ISBN: 9788897455356
Tipologia: Libro
Formato: 14,5x21
Anno di edizione:
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Editore: LA CASA DI MATRIONA
Pagine: 90
Genere: Attualità
Altri generi: Storia contemporanea
ISBN: 9788897455356
Tipologia: Libro
Formato: 14,5x21
Anno di edizione: 1900

Il volume raccoglie gli interventi al convegno Riscoprire l’Europa – uno sguardo dall’Est, svoltosi presso l’Università degli Studi di Bergamo nella primavera del 2019 (progetto finanziato nell’ambito del bando di Ateneo per iniziative di Public Engagement 2019).
Alla vigilia delle elezioni europee è sembrato interessante riflettere sull’identità dell’Europa e sul valore della sua unità culturale e politica. Oggi sul piano internazionale vediamo contrapporsi una globalizzazione che sembra negare le identità nazionali e inficiare la partecipazione democratica, e delle reazioni identitarie che si oppongono al completamento della costruzione europea.
A questo scopo è utile riconsiderare lo “spirito europeo” che animava gli ambienti della resistenza antitotalitaria dell’Est Europa espresso con grande consapevolezza critica da alcuni pensatori, sindacalisti e attivisti civili in Polonia, Cecoslovacchia e Unione Sovietica.

L’utopismo sociale oggi assume la forma del mainstream edonista e consumista, fondato sull’illusione che tutto sia ottenibile facilmente e a buon mercato. Non possiamo dare per finita la resistenza contro la manipolazione del soggetto ad opera di un Leviatano che oggi si ammanta di tutta la forza insita nel globalismo. La storia della resistenza al totalitarismo
sovietico come saga del riscatto di un’umanità negata, mantiene attuale il suo valore di monito, che si offre alla meditazione di noi posteri

dall’Introduzione di Marco Pellegrini

ANNALIA GUGLIELMI è nata a Bologna il 7 marzo 1953. A partire dal 1973 collabora con la rivista e la casa editrice Centro Studi Europa Orientale (Cseo) che, attraverso una fitta rete di rapporti, per anni ha portato in Italia le opere della cultura indipendente dei paesi dell’Europa dell’Est. Laureata all’Università di Bologna nel 1978 con una tesi sui rapporti tra Polonia e Italia nel Medio Evo, dal 1978 al 1982 vive in Polonia, a Lublino, dove insegna italiano all’Università Cattolica e ha quindi modo di approfondire e allargare la rete di contatti con le diverse realtà dell’opposizione. Dopo l’introduzione dello stato di guerra, il 13 dicembre 1981, si impegna attivamente nelle strutture clandestine di Solidarność e nei comitati di aiuto ai perseguitati politici, sostenendo le famiglie degli attivisti del sindacato rinchiusi in carcere.
Rientrata in Italia nel 1982, allarga il suo campo di interessi e contatti ad altri paesi, in particolare all’Ungheria e alla Cecoslovacchia, dove ha modo di incontrare alcuni fra i più importanti rappresentanti di Charta ’77, fra cui il futuro presidente Vaclav Havel.
Nel 1990 ritorna in Polonia, a Varsavia, dove dirige una società di consulenza impegnata nell’opera di ricostruzione economica del paese. Vi rimane fino al 2004.
Nel 2002 il governo polacco le conferisce la Croce di Cavaliere al merito e la Medaglia del Ministero della Cultura per il sostegno dato all’opposizione al totalitarismo e alla diffusione all’estero della cultura indipendente polacca. Nel 2005, in occasione del 25° anniversario della nascita di
Solidarność, la Commissione Nazionale di Solidarność le assegna la prestigiosa medaglia Grazie, conferita agli stranieri che con la loro opera hanno sostenuto il sindacato.
Attualmente svolge attività di interprete e traduttrice. Ha tradotto dal polacco numerose opere, fra cui, per le edizioni Cseo, Omelie per la patria di padre Jerzy Popiełuszko, Appunti dalla prigione del cardinal Stefan 
Wyszyński, Internato di Tadeusz Mazowiecki, la raccolta di satire Cos’hai fatto generale?. Per conto della diocesi di Cracovia e del Vaticano ha tradotto le testimonianze polacche per la beatificazione di Giovanni Paolo II. Collabora con la rivista «Tempi», con la casa editrice del Museo di Auschwitz, e con Gariwo, sito del Comitato per la Foresta dei Giusti.
Annalia Guglielmi, col libro Popieluszko. «Non si può uccidere la speranza», si è aggiudicata il Premio di Cultura “Come Barbara” – Testimonianza della libertà. L’autrice è stata premiata a Rieti il 2 dicembre 2010 all’interno della manifestazione culturale “Santa Barbara nel mondo”.